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IX Edizione Premio Artistico - Letterario Internazionale
"Antonio Proviero - Città di Trenta 2016"
 
 
 
 
 

 

 

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COMUNE DI TRENTA

Pubblica Istruzione e Cultura

                                                                                                                                       

                                                               

VINCITORI

 

 

VII ed. Premio Artistico - Letterario Internazionale

“Antonio Proviero – Città di Trenta”

 

 

Sezione A: “Poesia inedita”. Tema libero

 

1°)Ti racconterò - Carmelo Loddo

Lirica intensa che si rivolge al sogno di poter perpetuare nel tempo la narrazione dell’esperienza esistenziale. Il linguaggio proposto è un universale e si rivolge al desiderio di eternare l’esperienza per essere ascoltata e interiorizzata. E la poesia è il vero messaggio che va cercato perché eleva l’uomo, dandogli la possibilità di scoprire e conoscere se stessi.

 

 

2°)Ester - Marco Chiarugi

Per aver dato voce a Ester e con lei a tante persone senza voce, attraverso un componimento doloroso e struggente ma che offre un quadro che ci racconta la vita e la morte.

 

3°)Su case e cose - Sergio D’Angelo

Per aver saputo cogliere in modo originale elementi naturali che sanno rincorrere l’immaginario poetico e la narrazione della realtà.

 

 

 

 

 

 

Sezione B: “Poesia inedita in vernacolo”. Tema libero.

 

1°)CRUCEFIS di Dionigi MAININI – Fagnano Olona (Va) -

Un rapporto intenso tra un bambino ingenuo ed un crocefisso, simbolo eterno della cristianità.  La voglia di lenire pene che una mente pura mai potrebbe comprendere frustrata dalla praticità del mondo dei grandi e dall’insopportabile abitudine di sostituire ciò che si ama con ciò che può servire. Il tutto espresso in un vernacolo che assume la bellezza della musicalità ricorrendo all’armonia della poesia.

 

2°)SU TUTTI SBERTI di Vito SCRIVANO – Casole Bruzio (Cs) –

Un affresco dell’attuale condizione umana, pervasa dall’ipocrisia, dalla falsità e dalla bugia. Una riflessione amara e alquanto veritiera avvicinata ancor di più alla realtà dall’uso sapiente e colto del vernacolo, arma devastante se davvero si vuole descrivere la miseria e la pochezza dell’uomo. 

 

3°)A MAMMA MIJA di Gerardo NARDOZZA – Rionero in Vulture (Pz) –

Un ricordo a tinte forti che un figlio traccia della propria madre. Ne viene fuori un rapporto solidissimo e dolcissimo, che non ha bisogno e che non chiede spiegazioni. Il tutto sullo sfondo di una vita semplice, bucolica e che affondava le proprie radici nei veri valori dell’uomo. Quei valori che solo una madre può geneticamente trasmettere al proprio figlio.

 

 

 

 

Sezione C: “Narrativa inedita in lingua italiana – speciale scuole”. Tema libero

 

 

1°) Il diario di Chiara

Un diario: la descrizione di una pagina di vita, lunga quattro mesi, in cui l'Autrice, con dovizia di particolari, raccontando il suo periodo di sofferenza, invece di enfatizzare i problemi legati al dolore, alle rinunce, alla malattia, esplora il suo particolare momento con garbo ed infinita poesia, celebrando le gioie della quotidianità, il calore degli affetti, la bellezza della Vita. 
Radioso come un sorriso, delicato come carezza, colorato come un arcobaleno, questo racconto dal robusto impianto narrativo, semplice nella sua semantica lessicale e pregno di coloratissime metafore, è un inno alla voglia di vivere, una straordinaria testimonianza di sentimenti veri e profondi, un meraviglioso dono che l'Autrice offre al Lettore, regalandogli la sua...ala, per ricordargli che, nella nostra esistenza...<<siamo angeli con un'ala sola e che, solo restando abbracciati, possiamo volare!>>. 

 

 

 

Sezione D: “Libro illustrato edito”. Tema libero.

 

1.                  FILASTORIE

Il mondo raccontato dalle parole che, giocando, si specchiano nelle immagini. Storie filate che, in armonia ed equilibrio, sono un inno alla vita.

Un messaggio prezioso per grandi e piccoli.

“La storia più bella è la mia”: la specialità e l’unicità di ognuno che incontrano la creatività, la fantasia, l’amicizia, la totalità e complessità dell’Universo.

Gesti semplici che invitano alla pace, educano alla civiltà.

“Filastorie” è guardare alle cose con gli occhi dei bambini e con l’esperienza di chi custodisce valori e sapori essenziali.

 

2.                  IL CAVALLO E IL SOLDATO

Un’esplosione di colori che racconta una storia appassionante e coinvolgente. Il soldato che incontra il cavallo, sorprendente compagno di viaggio.

Estro ed originalità per parlare con gli occhi della fantasia e con l’entusiasmo di chi riesce a guardare oltre i confini.

La conclusione inaspettata e che induce a riflettere: quand’è che troveremo volgare la guerra?!

 

 

 

3.                  IL SIGNOR FORMICA

E se imparassimo a godere di ciò che abbiamo senza pretese?

“Il Signor Formica”, che tanto si preoccupa di fare, ce lo insegna con sagacia e naturalezza. Parole ed immagini icastiche e pregiate che mettono in risalto gli oggetti, le azioni, gli odori, i colori, i sensi.

Un’equilibrata alleanza di abilità ed innovazione per raccontare ciò che scontato non è, perché assaporare l’attimo che ti sorprende è sempre ciò di cui si ha bisogno.

 

 

Sezione E: “Libro di poesia o di narrativa edito”. Tema libero.

1°) IL BIANCO DELLE VELE    di Franco Casadei

Liriche nel vento di un cammino che è la vita. Oscura e luminosa, rassegnata e ribelle, triste e allegra.

Poesie brevi a fermare l’istante della bellezza che non si lascia imprigionare  se non dal ricordo.

Il bianco delle Vele è  musicalità del pensiero che affronta la lotta tra vigoria e decadimento, in un quadro compositivo  leggero che eleva  la voce , la stessa che ha scavato in tunnel bui, per poi accarezzare  anime ansiose di risposte.

 

2°) LA CORSA GIUSTA di Antonio Ferrara

Nessuna scorciatoia. Cuore e fatica, nello sport  come nella vita aiutano ad essere uomini, uomini giusti. L’esempio di un grande campione, Gino Bartali, e, una corsa  di sessanta brevi capitoli per raccontare  con l’inchiostro intinto nella realtà dei documenti e nella fantasia i traguardi del ciclista e la sensibilità dell’eroe discreto. “Il bene si fa, ma non si dice” la filosofia di Bartali che ha rischiato la vita per salvare tanti ebrei. Un libro per ragazzi che saranno adulti e per gli adulti che sono rimasti ragazzi.

 

3°) LE DONNE DEL PANE  Pina Oliveti

Profumo di pane, calore di fuoco, pienezza di forno, saggezza di donne. Mani esperte e tempi lenti, la Calabria da tramandare impressa nelle pagine di storia e di storie scritte da Pina Oliveti. Un libro- testimonianza sul paese, sulle radici, sui riti, sulle complicità di generazioni che sussurrano segreti in quell’altra metà del cielo  che come il pane è lievito dei luoghi.

 

Sezione Premio Speciale Economia e Società - “Don Carlo De Cardona”

 

Istituto Tecnico Statale Industriale Antonio Monaco                                            Gli

 

Gli studenti Angelo Montesarchio, Luca Salatino, Agostino Rizzo, Giulio Paladino, Salvatore Gigliotti, Simone Pizzi e Francesca Filippelli, tutti iscritti alla classe quinta degli indirizzi Informatico ed Elettronico dell’ITSI Monaco, guidati e accompagnati dai professori Remo Scavello e Giuseppe Alimena, hanno costruito un robot usando alcuni materiali di recupero provenienti da vecchi laboratori rendendolo in grado di compiere delle azioni grazie a un software e a una serie di sensori applicati. Con questa performance i ragazzi dell’istituto tecnico Monaco di Cosenza si sono aggiudicati il primo premio alla RoboCup 2014, il Campionato del mondo di robotica dedicato alle scuole superiori che si è tenuto a fine luglio in Brasile, a Joao Pessoa. Un grande successo frutto di molto artigianato.

Nella scuola l’Italia vince in Brasile grazie ad una scuola di Cosenza, dimostrando che con impegno e dedizione si riesce a creare un’emergente società, densa di idee e progetti vincenti, fondamentali per affrontare le nuove sfide che l’economia lancia quotidianamente.

 

Sezione Premi Speciali della Giuria

 

Associazione “La terra di Piero”

Spendersi in favore degli altri applicando le proprie idee e trasformando la propria vita in una sorte di missione. Spendersi trascurando la parte esteriore di se stessi, mettendosi a disposizione di un ideale che tramuta il proprio essere in un essere migliore. Spendersi ricercando una ragione per guardare negli occhi il futuro e poggiando l’orecchio sul ritmo del cuore del mondo. “La terra di Piero” non è un’associazione comune; non è un’associazione che va alla ricerca della normalità; non è un’associazione che mira a collezionare medaglie e benemerenze.

E’ tutto il contrario di questo.

E’ nata sulla scia e nel ricordo di un uomo come Piero Romeo, cosentino della migliore forgia e mente votata al volo piuttosto che all’atterraggio. Una linea tracciata durante un’esistenza singolare e bellissima, profonda e leggerissima, coerente e variegata. Si guardava all’Africa povera e derelitta con gli occhi di chi vuole fare qualcosa per lenire pene inenarrabili, si operava in una città che sa essere generosa e spietata, si pensava in funzione di quelli che una società bigotta aveva relegato in panchina se non addirittura in tribuna.

L’Associazione raccoglie fondi per venire incontro ad esigenze che nessuno ama ascoltare e fa leva su una cosentinità che è il suo orgoglio, uno dei suoi elementi coagulanti, un vanto da esportare ovunque possa servire allo scopo. “Conzativicci, la commedia dove chiovanu sordi spicci” è un piccolo capolavoro che servirà ai posteri per capire veramente chi siamo stati. Un evento teatrale assoluto e nuovo, nel quale ogni parola è stata scritta da Sergio Crocco, interpretata da un nugolo di attori irripetibili e pensata ripensando a Piero Romeo.

Questo premio forse non aggiungerà nulla a quanto già fatto dall’Associazione, ma ci piace credere che in fondo chiunque opera nel sociale debba ottenere un riconoscimento visibile dalla comunità nella quale si muove. Il senso di questo premio è proprio questo: far capire all’Associazione “La terra di Piero” che il loro lavoro viene apprezzato anche da chi sembra essere lontani dalla sua attività, ma che in effetti popola quello stesso universo che cerchiamo tutti insieme di rendere migliore.

 

Dr. Pietro MORRONE

 

Per la passione che riversa quotidianamente nel suo lavoro; per la curiosità con cui guarda al mondo della ricerca; per l'impegno di giovane medico calabrese, che, nella sua attività clinica, lavora a progetti innovativi e ambiziosi, mettendo sempre al centro il paziente e le sue esigenze.

 

Dott. Umberto Ursetta

 

Per la scelta di una letteratura impegnata, con narrazioni originali ed esposizioni pregnanti di verità.

 

Per aver scelto la scrittura come impegno sociale oltre che culturale, attraverso narrazioni originali, personaggi pregnanti la cui intensità scuote la memoria dei lettori. Attraverso gli atti giudiziari, racconta i processi di Andreotti, Contrada e Dell’Utri fino a Cuffaro. Fra le pagine di “Processo agli intoccabili” viene alla luce come la mafia siciliana si può raccontare da punti di vista diversi e lo fa con meticolosa precisione. Dalla narrazione attenta dei processi, emerge l’esistenza di stretti rapporti tra persone del mondo della politica e della mala vita.

Le trame avvincenti con descrizioni autorevoli e autentiche, la narrazione si fa cronaca, il racconto si offre nelle nobili vesti della verosimiglianza. La scrittura di Ursetta è forte e costitutiva di un modello linguistico degno di nota, i suoi libri ci calano nella realtà odierna, non solo per la conoscenza degli avvenimenti in quanto tali, ma anche per la conoscenza storica e giuridica.

 

 

 

Dott.sa Piera CARLOMAGNO

 

Alla giornalista impegnata, scrittrice e traduttrice poliedrica, presidente dell’associazione letteraria “Porto delle Nebbie”, per aver scelto di regalarci personaggi di spessore, in una originale mescolanza di ruoli e funzioni all’interno delle sue storie, per le trame intricate cariche di scenari seducenti, per il linguaggio che risente dell’esperienza del serio giornalismo di cronaca.

 

 

Dott. Rocco CHINNICI

 

Plasmare la parola,  adattarla alla teatralità del palcoscenico, all’intimità del racconto, all’universalità  della  poesia, è talento che appartiene a Rocco Chinnici, commediografo, scrittore , poeta, capace di ascoltare la voce delle storie e farle vivere.

Regista sensibile che ha uno sguardo attento sui borghi in cui visse Don Antonio Proviero. Uomini del sud  che amano il sud e lo fanno crescere

 

Riconoscimento

 

All’orchestra della Scuola media Statale di Trenta - Istituto Comprensivo di Rovito CS

Per aver apostrofato di dolci melodie il Premio Proviero 2014. Al M° Meo e all’orchestra della Scuola Media Statale di Trenta, per aver scelto la Musica come linguaggio universale, per accendere emozioni, sentimenti, sensazioni indimenticabili.

 

Trenta 20.12.2014                                                                                                

 

 Il Direttore del Premio

Consigliere Delegato P.I. e Cultura

Giuseppe Pulice

Comune di Trenta

Corso Umberto 59 - 87050 Trenta (CS)

Tel 0984432003 – Fax 0984438049

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